Stortorget letteralmente vuol dire piazza grande. Ora sembra una piazza di una chiesa parrocchiale qualunque, ma tanto tempo fa era la piazza dove succedeva tutto a Stoccolma. Strategica percheè era vicino ai centri del potere medioevale, il potere temporale del Re con il suo castello, e quello spirituale della chiesa con la Cattedrale. È in questa piazza che è successo il bagno di sangue di Stoccolma nel 1520. Re Cristiano II (in quell’occasione poco Cristiano e molto Tiranno Crudele) fece decapitare circa 80 nobili che contrastavano la sua supremazia. Lo fece proprio in quella piazza perchè era il luogo dove tutti passavano quindi un ottimo mezzo di propaganda per lanciare il suo monito. La piazza ospitava il mercato di Stoccolma ed era il punto di ritrovo di tutta la comunità.
Già da molto tempo i mercati si sono spostati da questa piazza e l’unico che rimane è il mercatino di Natale che è iniziato il 19 novembre e terminerà il 23 dicembre. Ormai è un classico per tutti i turisti che arrivano a Stoccolma durante le festività natalizie. La regola per gli espositori è fondamentalmente una, si devono vendere solo prodotti “Made in Sweden” e soprattutto tradizionali. E allora si va a trovare le ceramiche svedesi per gli addobbi natalizi, dalla Lapponia arrivano le note pelli di renna e anche i tipici coltelli lapponi con i manici decorati. Si può anche tentare la fortuna con appunto le ruote della fortuna dove il premio rimane sempre prodotto in Svezia come il cioccolato svedese. E a proposito di dolci non possono mancare le bancarelle che vendono i godis i dolci gommosi tipici svedesi che vengono mangiati in quantità industriale sia dai bambini che dagli adulti (si dice che in media uno svedese mangi 13 kg di godis in anno).
Per chi vuole rimarne nel ambito della tradizione classica ci sono sempre le bancarelle che vendono manufatti di lana, come caldissimi cappelli, sciarpe e guanti oppure morbidissimi maglioni. Mentre per gli immancabili golosi, oltre ai già citati godis, si trovano bancarelle che vendono marmellate alle more boreali, hjortronsylt, praticamente introvabili in Italia, (nemmeno nella più fornitissima Ikea, reparto sapori di Svezia J). Non manca anche il cibo salato come salami di renna, alce e d’orso che si possono accompagnare con il pane morbido o quello croccante (knäckebröd).
Infine per chi ha vuole scaldarsi c’è sempre il glögg, una bevanda come vin brulè che viene arricchita con spezie quali, cannella, zenzero, oltre a mandorle e uvetta.
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